La Disciplina Dolce è la capacità, l’impegno di rispondere ai bisogni, messaggi del figlio che si ha dinnanzi e NON ai nostri fantasmi interni (proiettati sul figlio).
Il bambino voleva le tagliatelle con la salsa di pomodoro, ci avete messo il burro, lui urla e il genitore si innervosisce tantissimo sgridandolo per il “capriccio”!
Il figlio adolescente si lamenta del professore di storia o geografia e il genitore si irrita per tale considerazione; la figlia litiga con il fratello che sente la musica a tutto volume e il genitore grida con entrambi perdendo le staffe.
A chi non è capitato di sentirsi (eccessivamente) nervoso a causa di un desiderio o un comportamento del figlio?
Siete incapaci di capire le lacrime del vostro bebè, la collera del vostro figlio adolescente o la disperazione della figlia maggiorenne?
FERMATEVI E CHIEDETEVI QUAL E’ LA VERA RAGIONE CHE VI IRRITA COSI’ TANTO!
E’ difficile mantenere il controllo di noi stessi quando i figli ci riportano alla nostra infanzia. Quando il passato non è guarito, il genitore ripete in maniera automatica (o addirittura compulsiva) il comportamento dei suoi genitori verso di lui.
A chi non è capitato di ripetere, almeno una volta, con il proprio figlio un comportamento “errato” dei nostri genitori che ci aveva fatto soffrire?
Il meccanismo è complesso: identificarsi con il genitore è un tentativo inconscio di capire ciò che accadeva in lui e un mezzo per vendicarsi sugli altri della sofferenza subita.
Quando il genitore – dispiaciuto e impotente – cerca di comportarsi in maniera opposta a come si sono comportati i suoi genitori con lui, spesso, constata che, suo malgrado, sembra “infliggere” la sua stessa sofferenza sul figlio.
Che fare allora?
Per liberarci del passato abbiamo bisogno di liberare le nostre EMOZIONI.
Se i nostri genitori non hanno saputo essere attenti ai nostri bisogni emotivi, ascoltare le nostre paure e le nostre collere, abbiamo sepolto le nostre tensioni che rispuntano oggi, di fronte ai nostri figli.
Per guarire, dobbiamo guardare la realtà della nostra infanzia e avere il coraggio di riconoscere che anche i nostri genitori hanno potuto PURTROPPO ferirci o mostrarsi ingiusti. Dobbiamo ricordare, concederci il diritto di sentire le nostre emozioni che da bambini forse non abbiamo potuto percepire.
ASCOLTATE IL BAMBINO DENTRO DI VOI,
DATEGLI QUELL’ATTENZIONE VERSO I SUOI SENTIMENTI CHE NON HA MAI RICEVUTO!
(Liberamente tratta da “Le emozioni dei bambini” di I. Filliozat, 2001)