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GENITORIALITÀ CONSAPEVOLE VS GENITORIALITÀ “COME MI VIENE”

img genitori consapevoli

Che tutti i genitori dicano di AMARE i propri figli è cosa indiscussa! Anzi, a domanda esplicita (“Ma Lei ama suo figlio?”) ho spesso riscontrato sguardi stupiti, attoniti, come se fosse strano anche solo averne il dubbio.
Che non esistano genitori di serie A e genitori di serie B è altrettanto vero quanto ovvio: ogni genitore fa quello che fa pensando sia il MEGLIO per il proprio figlio.
Qual’è il punto, allora?
La questione è annosa ma si potrebbe semplificare riducendola a due punti:
– cosa significa AMARE?
– cos’è IL MEGLIO per un bambino?
A livello scientifico, ormai tutti (psicologi, psichiatri, neuropsicologi, antropologi culturali ) concordano nel riconoscere che l’infanzia e le emozioni vissute lasciano tracce indelebili nella memoria e nel corpo che vengono codificate quali informazioni che in età adulta influenzano il nostro modo di SENTIRE ed AGIRE (seppur a livello inconscio) costruendo le nostre convinzioni circa quale sia il modo giusto per amare ed educare la prole.
E’ così evidente che, per molti, “il modo giusto (per amare ed educare la prole)” è più un COME MI VIENE piuttosto che l’esito di un reale processo di duplice consapevolezza di:
– analisi della propria storia personale;
– conoscenza delle recenti scoperte sullo sviluppo del cervello umano. Soltanto percorrendo, con coraggio e determinazione, questi due binari è possibile modificare il nostro modo di vivere l’infanzia dei ns bambini:- non basta studiare e conoscere le cosiddette “buone pratiche” della Disciplina Dolce (per esempio, oggi abbondano libri su come parlare ai bambini affinché ci ascoltino), senza conoscere se stessi;- non basta conoscere se stessi, per essere genitori “consapevoli” perché le vecchie abitudini sono dure a morire.
Se non si mantengono le ruote su entrambi i binari, il treno deraglia!
Per liberarci della zavorra della tradizione e non rischiare di umiliare, ferire o spaventare i figli (seppur spesso mossi dalle migliori intenzioni), abbiamo tutti bisogno sia di un grande lavoro di INFORMAZIONE affinché l’automatismo non prenda il sopravento, sia di dar voce al nostro BAMBINO INTERIORE affinché non faccia pagare al piccolo d’uomo che ha dinnanzi oggi il prezzo delle sue ferite passate.
Nessuno è migliore di nessuno. Non esistono genitori di serie A e genitori di serie B: esistono percorsi evolutivi diversi che portano ad avere diverse sensibilità!

Per diventare “genitori consapevoli” passiamo tutti da alcuni errori dettati dall’essere “genitori come mi viene”, o meglio “come la mia infanzia, mi fa essere”.

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