Lasciate che i bambini facciano i bambini altrimenti da adulti si comporteranno come bambini!
Un bambino ha DIRITTO di arrabbiarsi ( = fare i tanto odiati “capricci”) se le cose non vanno come voleva lui. Il cervello di un bambino è ancora immaturo e in formazione e, inevitabilmente, le emozioni lo travolgono e, ahimè, talvolta lo “accecano” soprattutto nei momenti di frustrazione. Un adulto, invece, DOVREBBE aver imparato che le cose talvolta non vanno come si desidererebbe, che le frustrazioni fanno parte della quotidianità ma che non giova a nulla essere DISTRUTTIVI.
Ma se purtroppo la frustrazione infantile non è stata accolta, non è stato possibile esprimerla in nome dell’essere un “bravo bambino”, beh ecco allora che da adulto la fatica emotiva (anche la più marginale difficoltà che crea frustrazione, che magari esige di mettere un attimo in secondo piano se stesso per l’altro) si trasforma in tristezza, negatività, pessimismo, apatia: la protesta (per un bisogno inascoltato) non espressa da bambino emerge prepotente!
SviluppiAMO intelligenza emotiva! Non è mai troppo tardi!