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IL RICORDO DEI NONNI

img i nonni

Oggi ricorre l’ottavo anniversario della morte di mio padre, il nonno di mio figlio. Da che sono incinta, mi sono sentita dire :”Poverino questo bimbo perché non saprà mai cosa significhi avere un nonno” (anche il papà di mio marito è mancato prematuramente).
Ma, veramente, bisogna che il nonno sia vivo affinché il nipote lo conosca?
No! La morte ci priva del corpo del nonno ma certamente non priverà MAI mio figlio del suo essere nipote di mio padre, almeno fintanto che io gliene parlerò!
Lacan, psicoanalista francese, ha affermato che “siamo parlati prima ancora che parlanti”: il linguaggio ci precede!
L’essere umano nasce nel linguaggio prima che nella pancia della madre .
Quanti genitori possono testimoniare di aver fantasticato, per esempio, sul nome del figlio prima ancora di aver iniziato a concepirlo?
Quanti genitori hanno fantastico sul loro essere genitori prima che lo fossero realmente?
Il linguaggio ci precede e ci succede!

Tutti conosciamo Dante, Manzoni o Leopardi senza averli realmente conosciuti! Li conosciamo dalle loro opere letterarie ma ancor più da quello che i nostri professori di letteratura ci hanno “detto” di loro a scuola. Li amiamo o disprezziamo in funzione di quanto i docenti hanno saputo trasmetterci il loro DESIDERIO attraverso le loro parole a riguardo!

Finché un genitore parlerà dei genitori ai figli, essi li conosceranno, sapranno il loro nome, il loro carattere, le loro passioni, le loro opere attraverso le nostre parole e le potranno condividere, in futuro, con i loro figli e li ameranno, stimeranno, disprezzeranno o, semplicemente, gli saranno indifferenti esattamente come lo sono per noi. Il tutto “solo” per il tramite delle nostre PAROLE e del nostro DESIDERIO!
Non sottovalutiamo mai il peso delle PAROLE!
I BAMBINI CAPISCONO E RICORDANO!

“Nessuno muore finché vive nel ricordo di chi resta” (S. Agostino)

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