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BAMBINI E PAURA DI DORMIRE

img i disturbi del sonno

La questione del sonno dei bambini, da anni, è diventata oggetto di discussione e confronto costante tra genitori, parenti e amici.
Tutti i genitori, alla sera, non vedono l’ora di mettere a letto la prole per avere finalmente del tempo per sé, dopo la frenesia di lunghe giornate.
Spesso, però, purtroppo, dopo cena, inizia una battaglia che può andare avanti anche alcune ore, esasperando mamma e bimbi che possono arrivare a dire:
“Ho paura di dormire!”
“Non riesco a dormire!”
“Non posso/non riesco ad addormentarmi”
Ma cosa sono realmente queste difficoltà?
Difficile dare una risposta univoca perché significherebbe creare una pericolosa generalizzazione. Sarebbe un po’ come pretendere di trovare una risposta universale al problema dell’insonnia che affligge anche molti adulti. C’è chi non riesce a dormire perché ha pensieri legati al lavoro, chi ha preoccupazioni economiche, chi ha problemi di salute, chi ha sbalzi ormonali, chi non ha (apparentemente alcun pensiero/fastidio) eppure non riesce a chiudere occhio.
Il silenzio e il buio della notte amplificano qualunque cosa: anche la gocciolina d’acqua che scorre dal rubinetto del lavandino chiuso male, può diventare “angosciante”.
Stesso discorso vale per i bambini: se vostro figlio vi dice che ha paura di dormire non cedete alla tentazione di rassicurarlo in astratto senza prima chiedergli cosa lo spaventi.
Inutile cercare di aggirare il problema ricorrendo a tranquillanti o sonniferi, naturali o meno che siano (per lo meno, in assenza di una evidenza medica di necessità), senza prima aver avuto la delicatezza di fermarsi a fianco del letto del bambino per capire cosa lo turbi: è successo qualcosa durante il giorno? E’ magari in ansia per l’indomani? Ha paura di mostri/fantasmi/ladri? Ha dolori fisici che di notte lo svegliano? Com’è il suo mondo emotivo?
Non perdete tempo cercando di convincere vostro figlio che si tratta di cose infondate perché, per loro, non lo sono e il vostro intervento, oltre a lasciargli la paura, gli trasmetterebbe anche la dolorosa sensazione di essere sbagliato, incompreso o, peggio ancora, ridicolizzato.
Provate a guardare il mondo dalla prospettiva di vostro figlio oltre che dalla vostra. Non sottovalutate il problema. State al suo fianco finché non si addormenta (e, se necessario, dormite con lui). E se il problema persiste nel tempo, non vergognatevi di chiedere aiuto.

I PROBLEMI DEL SONNO NON SONO UN “CAPRICCIO”.
I PROBLEMI DEL SONNO IN ETA’ EVOLUTIVA POSSONO CRONICIZZARSI IN DISTURBI DEL SONNO IN ETA’ ADULTA.

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