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NÈ SEVERI NÈ PERMISSIVI: CHE FARE, ALLORA?

img nè severi nè permissivi

E’ interessante notare come i detrattori della Disciplina Dolce siano spesso adulti autoritari che lamentano l’irresponsabilità dei giovani d’oggi (spesso in confronto alla loro generazione), senza rendersi conto che sono proprio loro ad avergliela insegnata.
Quando viene applicato un modello educativo autoritario, i bambini dipendono da un locus of controllo ESTERNO: è compito dell’adulto di essere costantemente responsabile del comportamento dei piccoli. La forma così più diffusa di controllo utilizzata da genitori e insegnanti è un sistema di ricompense e punizioni. Con questo sistema, come spiega Jane Nelsen, “gli adulti devono sorprendere i bambini a fare i bravi, così da poterli ricompensare, e a fare i cattivi, così da poterli punire. Di chi è la responsabilità? Ovviamente dell’adulto; quindi cosa succede quando l’adulto non è nei paraggi? I bambini NON imparano a essere responsabili del proprio comportamento.”
La Disciplina Dolce è un APPROCCIO (non un insieme di regole e strategie) che non include controllo eccessivo o permissivismo.
In che cosa differisce dagli altri metodi di disciplina?
Una differenza è che NON UMILIA BAMBINI NE’ ADULTI.

La Disciplina Dolce si basa sul RISPETTO RECIPROCO e sulla COLLABORAZIONE; incorpora GENTILEZZA e FERMEZZA allo stesso tempo come fondamento per trasmettere le competenze di vita basate su un locus of controllo interno.

La Disciplina Dolce non prevede senso di colpa, nè vergogna, nè dolore (fisico o emotivo) come strumenti di controllo del comportamento altri.

Qual è la tua fatica più grande nello sposare questo approccio educativo con i tuoi figli?

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