BAMBINO PICCOLO E NON UN PICCOLO ADULTO!

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“I bambini in età prescolare non fanno più cose contemporaneamente, non riflettono prima di agire, né dicono frasi del tipo: “Una parte di me vorrebbe tirarti il trenino in testa, mentre l’altra pensa che invece dovrei usare le parole”.

I bambini piccoli non contemplano i loro sentimenti ma li INCARNANO e sono spinti a reagire o attaccare d’impulso. Sono tutto tranne che prevedibili, con quel vento di tempesta che li scaglia da un’emozione, un pensiero o un’azione all’altra. Sperimentano il mondo in modalità singola – un pensiero e un sentimento alla volta – ogni cosa può diventare un problema! O è bianco o è nero, freddo o caldo, buono o cattivo, questo o quello, ma mai una via di mezzo.

I bambini fino ai 5 anni non sono noti per le loro doti di moderazione, equità, ragionevolezza, considerazione, discernimento o sollecitudine. Si comportano molto peggio di quanto intendano e le loro migliori intenzioni hanno vita breve”.

(Deborah MacNamara)

Come possiamo, allora, aiutare un bimbo a crescere?

Coltivando AMORE, PAZIENZA, TEMPO, DEDIZIONE, ovvero preservando la relazioni con il bambino piccolo anche quand’egli mette in atto comportamenti esplosivi, urlando a squarciagola, piangendo, lanciando cose, battendo i piedi o spingendoci via. Imparando noi a mantenere la pazienza e aiutando il piccolo a esprimere e a dare un nome ai suoi sentimenti, ogni volta che sia possibile, alla fine, colpi e piedi pestati dovrebbero trasformarsi in parole di frustrazione e, più o meno fra i 5 e i 7 anni (se tutto procede al meglio), si potranno iniziare a notare i primi segni di moderazione, autocontrollo e considerazione degli altri.

NULLA COME L’IMMATURITA’ FISIOLOGICA DI UN BAMBINO PUO’ TESTARE IL LIVELLO DI MATURITA’ EMOTIVA DI UN ADULTO!

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