“I miei genitori mi sculacciavano da bambino ma non sono traumatizzato”, afferma l’uomo denunciato dalla sua ex ragazza per violenze fisiche.
“Da bambino mi lasciavano piangere finché non mi addormentassi per sfinimento e così male non sono cresciuto”, segnala l’uomo che di notte fa fatica ad addormentarsi.
“Da piccolo mi punivano ma oggi sto bene”, dice l’uomo che ogni volta che commette un errore rivolge a se stesso parole di disprezzo come forma di autocastigo.
“Da piccola volavano schiaffi quando facevo qualcosa di sbagliato e oggi ho un trauma chiamato educazione”, dice la donna che continua ad accettare che gli uomini la maltrattino.
“I miei genitori mi facevano tremare solo nel rivolgermi lo sguardo e vedi che non sono cresciuta così male”, segnala la donna che non è capace di mantenere il contatto visivo con le figure di autorità senza sentirsi intimidita.
“I miei genitori mi inculcarono il senso del dovere e la necessità di studiare per poter ottenere un lavoro che mi facesse guadagnare molti soldi e oggi li ringrazio”, dice la donna che aspetta il venerdì perché ogni giorno svolge un lavoro che non la gratifica affatto.
“Quando ero piccola mi obbligavano a mangiare e a stare seduta fino a finire il piatto, non come i genitori di oggi che sono troppo permissivi”, afferma la donna che oggi non sa perché non riesce ad avere una relazione sana con il cibo e durante l’adolescenza arrivò a soffrire disturbi alimentari.
Siamo tutti cresciuti sani e senza traumi grazie alle sberle e ai castighi ma guarda caso, la società è paradossalmente piena di violenza e di gente profondamente ferita.
La prima bozza degli adulti di domani è nelle mani dei genitori di. oggi. Educare i figli significa renderli emotivamente competenti, non obbedienti e privi di senso critico.