LA VIOLENZA E’ OVUNQUE MA NON E’ INNATA

img violenza e attaccamento

Felicity de Zuleta (psichiatra e psicoanalista di fama mondiale) nell’introduzione alla sua opera “Dal dolore alla violenza” esordisce dicendo: “La violenza è ovunque. La violenza è tutt’intorno a noi. Nessuno può sentirsi al riparo dai suoi effetti. Possiamo sperimentarla nell’intimità delle nostre case, possiamo aspettarcela per la strada; siamo quotidianamente bombardati da notizie di terrorismo, guerra, omicidi, stupri, torture e disastri ecologici. Siamo i figli dei sopravvissuti a due guerre mondiali. Siamo stati i testimoni dei primi effetti di un’arma così distruttiva da sfidare ogni immaginazione. Viviamo all’ombra del nucleare ma a malapena riusciamo a renderci conto persino della sua esistenza.

[…]

Sia che viviamo nella giungla di cemento di New York o nelle foreste pluviali del Borneo ora in pericolo, ognuno di noi sa che siamo capaci di distruggere la nostra specie. […] SIAMO, COME SPECIE, ABBASTANZA UNICI PER QUANTO RIGUARDA LA CAPACITA’ DI UCCIDERE A SANGUE FREDDO, DI TORTURARCI A VICENDA E DI MINACCIARE LA NOSTRA STESSA SOPRAVVIVENZA.”

Storr, nel 1968, ci definì “LA SPECIE PIU’ CRUDELE E PIU’ SPIETATA CHE SIA MAI COMPARSA SULLA FACCIA DELLA TERRA”.

EPPURE

Le ricerche degli ultimi 50 anni, in ambito psicologico, psichiatrico e neuroscientifico, sono riuscite a dimostrare che l’uomo NON è intrinsecamente distruttivo: non nasce con un bisogno primordiale di uccidere o torturare! Anzi, è parso evidente che l’essere umano è PER NATURA un animale socialmente cooperativo; tanto che J. Bolwby – alla fine dei suoi studi sull’attaccamento – arrivò a concludere: “I PICCOLI DELL’UOMO […] SONO PREPROGRAMMATI PER SVILUPPARSI IN MODO SOCIALMENTE COOPERATIVO, CHE POI LO FACCIANO O MENO DIPENDE IN GRANDE MISURA DA COME VENGONO TRATTATI”.

Ecco perché il fenomeno della violenza deve essere compreso da tutti gli adulti e non soltanto da alcuni genitori “alla moda” (alias consapevoli, responsabili o positivi che dir si voglia) ma anche da tutti gli educatori, medici, politici e cittadini, che sono nonni, zii, cugini o amici perché solo così si può veramente sperare in un futuro migliore: IL NOSTRO MODO DI TRATTARE I BAMBINI OGGI PUO’ ESSERE CRUCIALE PER PREVENIRE LA VIOLENZA DEL DOMANI!

Non è fantascienza ma SCIENZA: è realtà!

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