Dalla fine della fase 1 nella gestione della pandemia covid19, nei mesi di maggio e giugno è stato un susseguirsi di messaggi di genitori preoccupati per le competenze sociali del proprio bimbo. C’è chi mi ha scritto che il figlioletto ignora gli altri bimbi (mentre prima gli andava sempre incontro), chi mi ha detto che il bimbo è diventato aggressivo con gli amichetti, chi ha lamentato uno strano-“egoismo” del cucciolo in difficoltà nella condivisione dei suoi giochi con gli altri.
Che dire?
Pochi mesi per un adulto, sono tanto tempo per un bimbo nei primi anni di vita! Basti pensare che per un bimbo di 1 anni, 3 mesi, sono circa il 25% del suo tempo di vita.
La socialità, per fortuna, però, è una competenza molto flessibile poiché il cervello del bambino è estremamente flessibile (o tecnicamente detto, “plastico”) e, nello sviluppo di un bimbo, nulla è o bianco o nero! Se alcune “sperimentazioni” (quali il rapporto con i coetanei) sono state congelate per un tot di tempo è normale che l’abilita conseguente ne risenta un pochino!
Chi è avvezzo alle lingue straniere sa bene che se un determinato idioma non viene usato per un molto tempo, alla prima occasione di necessità, ci si sente un pochino arrugginiti ma ciò non toglie nulla alla nostra abilità perché basta riprendere a esercitarsi che tutto riparte e, se possibile, migliora!
Nessun bimbo credo si possa dire che sia rimasto irrimediabilmente segnato dal ritiro sociale da lockdown; semplicemente ha bisogno di riprendere a sperimentarsi nel rapporto tra pari nel rispetto dei suoi tempi e dei suoi modi.
Che fare, quindi
Innanzitutto, evitare di far sentire il bambino sbagliato se non se la sente di giocare con altri! Chi siamo noi per giudicarlo?!?
NON forzarlo a giocare con gli amichetti se non se la sente!
Evitare frasi del tipo: “Dai, vai a giocare con Matteo che lo vuole tanto?” (Se Matteo ha piacere di giocare con mio figlio, sarà lui ad avvicinarsi e a trovare il modo, se possibile, di coinvolgere l’altro bimbo)
Evitare di imporre la condivisione dei propri giochi, come vi sentireste se qualcuno, vi imponesse di condividere il vostro smartphone con il vostro amico?
Il bimbo ha diritto di scegliere SE e COSA condividere e con CHI !!! Le imposizioni fanno perdere il piacere della condivisione (soprattutto nei primi 3 anni di vita).
Se proprio ci teniamo che nostro figlio giochi con un altro bimbo, iniziamo a interagire noi con l’altro bimbo con delicatezza così da incuriosire nostro figlio alla relazione. (Ricordiamoci sempre che, secondo Lacan, “Il desiderio dell’uomo è il desiderio dell’altro”: se Tu desideri una cosa vuol dire che è interessante e, allora, lo voglio anch’io! Le pubblicità di tutto il mondo puntano proprio su questo assioma).
Se nostro figlio si avvicina anche lui al bimbo con cui interagiamo ACCETTIAMO che possa solo osservare cosa stiamo facendo/dicendo e non dobbiamo, neppure ora, insistere a farlo giocare con Tizio
Eventualmente, se nostro figlio mostra la volontà di interagire ma pare in difficoltà, proviamo a proporre noi un gioco che coinvolga anche lui (nascondino, giro tondo, palla,…)
In sintesi: non aver fretta che il bimbo ri-inizi subito a comportarsi come prima del covid19 come se nulla fosse perché realmente qualcosa è STATO!
Eventualmente, cerchiamo di creare maggiori occasioni di stare con altri bimbi lasciando che il figlio ritrovi da solo la SUA “giusta” misura nel rapporto con i pari!